La cottura a induzione: la vera innovazione in cucina.

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Marco

Dopo molti anni di diffidenza, legata soprattutto alle politiche energetiche che hanno sempre mantenuto molto elevati i costi della corrente elettrica, anche in Italia si sta rapidamente diffondendo questo nuovo tipo di cottura a induzione come reale alternativa alla cottura a gas.

L’utilizzo di questa tecnologia permette indubbi vantaggi a discapito di solo alcune modifiche ad abitudini consolidate da anni di utilizzo del gas.

Per capire meglio se l’induzione sarà il nostro prossimo piano cottura vediamo alcune delle caratteristiche principali.

Partiamo dalla tecnologia

L’induzione è un fenomeno di natura elettrica e magnetica per generare calore e cuocere alimenti: sotto il piano ci sono delle bobine con filamenti di rame (come i normali fili elettrici utilizzati in casa). L’energia elettrica passando in queste bobine sviluppa delle correnti indotte che vanno a scaldare la pentola e, quindi, a effettuare la cottura. Le correnti indotte scaldano solo la pentola, a differenza delle microonde che, invece, agiscono sul cibo. Non dovremo pertanto modificare nessuna ricetta di preparazione dei nostri cibi utilzzando l’induzione.

Vediamo la sicurezza

Nell’induzione, usato da oltre vent’anni in tutto il nord Europa, la sicurezza è sicuramente il punto di maggior forza: a differenza del piano a gas o di quello elettrico la superficie in vetro del piano, durante la cottura, rimane fredda in quanto si scalda solo la pentola.

Essendo la pentola appoggiata al piano una piccola parte del calore viene trasferita: una griglia in ghisa del piano a gas può arrivare a temperatura di 250/350°C mentre la superficie in vetro del piano a induzione a 100/120°C e solamente nella zona di cottura.

Per quanto riguarda l’emissione dei campi magnetici, la tabella che segue ci spiega bene come l’induzione sia assolutamente sicuro, addirittura più sicuro di un normale asciugacapelli:

valori espressi in “microtesla”  (unità di misura dei campi elettromagnetici)
asciugacapelli = 20 µT
rasoio elettrico = 15µT
piano a induzione = 0,07 µT

I consumi

Nella maggior parte dei piani venduti in Italia, quelli di IV generazione, possiamo limitare a piacimento la potenza massima che il piano deve assorbire durante il funzionamento, in modo da poter mantenere il contatore da 3 Kw che, probabilmente, abbiamo installato.

Dobbiamo sicuramente sfatare anche la convinzione che cucinare a induzione possa costare di più rispetto al gas: cucinare a gas o a induzione ha lo stesso costo perché l’induzione sfrutta il 90% dell’energia assorbita mentre il gas ne sfrutta solamente il 50%

piano induzione cappa

Schematizziamo ora i consumi in una tabella:


Potenza Assorbita

Potenza in Pentola

Resa
Induzione1200W1100W90%
Gas2200W1100W55%

 

Oltre a un’efficienza del 90% il grande vantaggio dell’induzione è la velocità di cottura: per scaldare 2 litri d’acqua sono sufficienti solamente 3 minuti e 13 secondi, contro gli 8 minuti necessari a un piano a gas tradizionale.

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